ARDITI GRANDE GUERRA

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STORIA DEI REPARTI D’ASSALTO

La circolare n.111660 del 26 giugno 1917 rappresenta l’atto di nascita dei Reparti d’Assalto italiani. Questa dispone che i comandi d’armata costituiscano, sotto la data del 1 luglio, un’unità di Arditi della forza di almeno una compagnia, formata esclusivamente da volontari.
Un Reparto d’Assalto ha la forza di mille uomini, tutti combattenti. Originariamente è costituito da tre compagnie più una quarta che fornisce i complementi per colmare i vuoti provocati dalle perdite umane subite in battaglia.
Dopo Caporetto viene attuata una riforma organizzativa dei reparti, che vengono suddivisi in tre compagnie, ciascuna di quattro plotoni, con l’aggiunta di una Sezione Bettica e una Lanciafiamme.
Ogni reparto ha otto ufficiali, un comandante, un vice comandante di compagnia e sei subalterni. Il plotone consta a sua volta di quattro squadre, una d’assalto, due di fiancheggiamento ed una di retroguardia o copertura. Le due squadre fiancheggianti vengono armate con due pistole mitragliatrici Villar-Perosa ciascuna.
Ogni squadra è formata da coppie tattiche, la cui formazione è obbligatoria per truppa, graduati e ufficiali. Queste sono formate per volontaria elezione tra uomini stretti da vincoli di parentela, amicizia, comune cittadinanza o da reciproca simpatia. L’uso delle coppie tattiche in battaglia risulta di immensa utilità: abitua i soldati all’iniziativa, infonde coraggio, suscita emulazione, dà maggiore scioltezza di movimento e procura quel reciproco aiuto in caso di lotta e/o di ferimento.

Elenco dei Reparti d’Assalto