Il V° Reparto d’Assalto nasce ufficialmente il 20 maggio del 1918 a seguito delle disposizioni del Comando Supremo che allinea il numerale dei reparti d’assalto a quello dei corpi d’armata di appartenenza. Tuttavia il reparto viene costituito già a partire dal settembre del 1917 con il numerale di III° Reparto d’Assalto.
Qui di seguito viene riportata una sintesi dei principali avvenimenti che lo hanno visto protagonista durante la Grande Guerra.
Eventi del 1917
Fu il terzo reparto costituito in seno alla Scuola d’assalto diretta dal tenente Giuseppe Bassi a Sdricca di Manzano. Inquadrava tre compagnie di fanti ed una di alpini agli ordini del capitano Michele Campo. Nelle caotiche ore seguite alla rotta di Caporetto il III° Reparto d’Assalto venne distaccato dagli altri cinque reparti e inviato a supporto della 25^ Divisione nella difesa del fondovalle dello Iudrio. Dopo successivi arretramenti e assegnazioni ad altre unità, tentò invano di attraversare il Tagliamento sul ponte della Delizia, cambiando poi direzione verso Latisana, dove riuscì a passare il fiume, dopo duri scontri a Flambro e Varmo (30 Ottobre 1917). La 3^ compagnia, ignara del cambio, proseguì per Codroipo, dove venne sopraffatta.
A Pieve di Soligo il 3 novembre il III° Reparto d’Assalto si riunì al resto dei reparti, coi quali sostenne vari combattimenti di retroguardia per frenare l’avanzata delle colonne nemiche. Il 10 attraversò a guado il Piave presso Vidor. Venne ancora impegnato in un furioso scontro sul Monfenera all’alba del 22, subendo rilevanti perdite.
Eventi del 1918
Mentre i reduci dei reparti di Sdricca vennero riorganizzati nel I° e II° Reparto d’Assalto, su tre compagnie (5 Dicembre 1917), il III° Reparto d’Assalto rinacque il 15 dicembre per iniziativa della 1^ Armata, che lo affidò al capitano Alfredo Giulia. Pur pronto già da gennaio, essendo schierato sul fronte montuoso dominato dal Pasubio, il Reparto poté entrare in azione solo a primavera inoltrata dapprima con alcune piccole operazioni senza esito in Vallarsa, e poi con una felice azione contro gli avamposti di Valmorbia, guidata dal tenente Carlo Sabatini, che fruttò parecchi prigionieri. Lo stesso tenente fu protagonista di una impresa di grande valore morale e militare: la conquista di Cima Battisti sul Monte Corno dopo una scalata di 50 metri.
Gli valse la Medaglia d’oro al valor militare concessa motu proprio dal Re.
Tutto il III° Reparto d’Assalto partecipò ai combattimenti offensivi e difensivi attorno a quell’importante caposaldo dal 10 al 31 maggio. Sceso in pianura e assegnato al 1° Grupo della Divisione d’Assalto, il V° venne impegnato il 18-19 giugno in aspri combattimenti nella zona di Losson e Capo d’Argine. Tra gli ufficiali ebbe 2 feriti, 2 dispersi e 4 morti, tra cui il capitano Giulia, 26 morti, 94 feriti e 34 dispersi tra la truppa.
Trasferito alla 2^ Divisione d’Assalto, 5° Gruppo, iniziò un intenso ciclo addestrativo per amalgamare i complementi ed apprendere i principi di manovra collettiva. Il comando passò dal maggiore De Magistris al parigrado Carissimo e infine al capitano Navarra Viggiani.
La notte del 26 ottobre solo una parte del V° Reparto d’Assalto riuscì a traghettare sulla sponda sinistra del Piave. Isolata e priva di rifornimenti, la piccola testa di ponte venne sopraffatta la notte seguente, con qualche strascico polemico nel dopoguerra.
Sabatini venne catturato, ma due giorni dopo riuscì a fuggire. La notte sul 29 il V° Reaparto d’Assalto attraversò il fiume su un ponte di barche a valle del Ponte della Priula e come punta avanzata della 2^ Divisione raggiunse S.Salvatore, S.Pietro di Feletto e Revine, riducendo al silenzio le numerose mitragliatrici lasciate di retroguardia dalle truppe imperiali e catturando armi e prigionieri.
Dopo l’arrivo a Serravalle il 30 ottobre, proseguì per Longarone e Pieve di Cadore, che raggiunse il giorno dell’armistizio. Accantonato dapprima a Scomigo e poi a S.Giacomo di Veglia, in gennaio venne trasferito in Friuli, dove a fine febbraio venne posta la parola fine a questo glorioso Reparto, contestualmente allo scioglimento della 2^Divisione d’Assalto.
Fonti Bibliografiche
- Di Martino Basilio e Cappellano Filippo: I reparti d’assalto italiani nella grande guerra (1915-1918) | Roma, Ufficio storico dell’esercito, 2007 (doppio volume)
- Roseano Roberto, Stacconeddu Giampaolo: Arditi Decorati e Caduti – Reparti d’Assalto, 1917-1920 | Autoprodotto (Amazon), 2016